In questo blog si parla di mio figlio, Alex, adolescente affetto da una grave forma di autismo. Non ci troverete però la sua storia passo passo bensì una serie di racconti, a volte esposti con sarcastica ironia, altre volte rigurgitati con rabbia sulla tastiera. Riflessioni, cronache in presa diretta, fragorose risate, eruzioni di disappunto e quant'altro, il tutto proposto in sequenza casuale e senza un vero filo conduttore, spaccati di quotidiana convivenza con l'autismo. Uno strano percorso il nostro, una scuola di amore e di valori, di perseveranza e di coraggio, dove di imparare non si smette mai...

domenica 30 settembre 2012

Il problema della cacca...



La cacca.... che abominevole invenzione...

Tutti la produciamo ma tutti proviamo imbarazzo nel discuterne. E' sintesi della nostra quotidianità e valido indicatore del nostro corretto funzionamento eppure il solo nominarla o vederla ci arreca fastidio.

Che ingratitudine...

Inutile celarne l'esistenza, inutile tentare di mascherarla ed aggraziarla.

Un barbone resta un barbone anche se lo si chiama clochard, uno spazzino resta uno spazzino anche se lo si chiama operatore ecologico, un handicappato resta un handicappato anche se lo si chiama diversamente abile, ed una prostituta resta una prostituta anche se la si chiama escort ... La cacca non è da meno, sempre cacca resta anche se la si chiama deiezione o metabolita.

Il politically correct per l'autistico è un reato!

Piena approvazione quindi per chi decide di non denigrare la cacca. Non dico di arrivare ai livelli di artisti come Piero Manzoni, che la vendeva a peso d'oro, però almeno un pochino di rispetto in più credo gli sia dovuto, anche perchè come disse una volta un decoratore di tavolette del water ... "non esiste casa senza cesso".

Ad Alex queste cose non c'è mai stato bisogno di spiegarle, le sa da sempre, il file dedicato se l'era già scaricato ed installato durante la fase di sviluppo fetale.

Il suo livello di ammirazione per la cacca è tale che ad esempio gli pare incomprensibile il fatto che la si debba buttare via. Perchè considerarla un rifiuto? La cacca è parte del nostro corpo, è un pezzo di noi che si è staccato, ma pur sempre un pezzo di noi.
Se perdessimo un dito correremmo al pronto soccorso per vedere se sia possibile riattaccarlo, giusto? E allora perchè restare inermi di fronte alla perdita di cacca? E soprattutto perchè farsela portare via da quel mostruoso e misterioso vortice d'acqua chiamato water, che tutto ingoia e nulla restituisce?

Queste cose Alex se le è chieste fin da subito, ed il compitino ha cercato di risolverselo a modo suo, anzi a modi suoi.

Inizialmente ha provato più volte a rimettersela dentro ... pensava fosse la soluzione più logica per scongiurare quella insanabile perdita. Quindi la prendeva in mano e cercava di mangiarsela .... ma accidenti che saporaccio ... difficile riuscire ad andare oltre qualche piccolo assaggino, allora si provò l'ipotesi burrocacao, ma sì dai, spalmiamocela sulla bocca, e se è troppa la restante parte può sempre andar bene come crema viso ... però mamma mia che puzza .... forse meglio passare a mani ed avambracci ... sì sì ... così la distanza dal naso aumenta. Poi, di li a poco, l'idea delle idee .... ma sììì, spalmiamocela sui vestiti, così poi finisce in lavatrice, ove nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto semplicemente si trasforma ... un gesto d'amore per renderla immortale.

Questo fastidioso risvolto di pica è per fortuna durato poco, anche se di tanto in tanto ancora oggi si ripresenta, venne infatti superato da nuove mirabolanti idee, più evolute e complesse. Il vero problema, il nemico numero 1, divenne il water, questo inarrestabile ladro di parti umane, se quindi si poteva evitare di portarsi nelle sue vicinanze forse si sarebbe riusciti a salvare la quotidiana cacca. Questo il concetto ... semplice, e non pareva fare alcuna piega. Passò in camera e senato all'unanimità e venne subito tramutato in legge .... farla d'appertutto tranne che sul water!!!
Del resto Alex aveva già constatato più volte che non gli era possibile andarla a recuperare una volta tirato lo sciacquone ... perchè semplicemente dal buco non riusciva a passarci...
Qualsiasi posto divenne così idoneo per lasciare in custodia la propria cacca, il divano, il lettone di mamma e papà, o il sedile posteriore dell'auto, magari spalmandola poi a mano in modo da renderla meno facilmente predabile .... ma su tutti spiccava un posto da urlo ... la vasca da bagno, che infatti divenne poi il cesso ufficiale di Alex per almeno un anno e mezzo. Troppo una goduria aspettare che mamma riempa la vasca, che ti insaponi tutto, anche la testa, e poi vedere improvvisamente emergere la propria cacca a far capolino tra la soffice schiuma ... che figata ... soprattutto quando è molle... e poi ovviamente via di corsa dall'acqua senza farsi sciacquare o rilavare ... perchè il vero scopo del bagnetto non era lavarsi, bensì appunto fare la cacca.




Alla fine però la cacca veniva pur sempre gettata via da mamma e papà .... tutto inutile dunque.

E allora ecco la novità .... non farla più! Divieto di defecazione! Cercare di tenerla dentro il più possibile, andando in angoscia totale quando ci si sente arrivare al limite del sopportabile .... poi alla fine farsela addosso e correre scalciando e picchiando tutti nel tentativo di non farsela portare via. Cacca dappertutto, schiacciata da più piedi, e poi su divani, poltrone, letti singoli e matrimoniali, tappeti, etc... Che battaglie... E che bollette per mamma e papà con 7 lavatrici giornaliere di media e punte massime di 13 al dì.... tanto poi era fin troppo facile per le masse di ignoranti sentenziare che se non ci si stava dentro con le spese la colpa era tutta del consumo energetico dato dal piccolo acquario del papi...

Un giorno avvenne il miracolo, Alex scese in cortile mentre il papi era intento a pulire il pozzo decantatore dello scarico fognario, tutti i pozzetti d'ispezione erano aperti .... fu così che Alex scoprì dove finiva la sua cacca dopo che il water se l'era portata via .... non scompariva per sempre, non si volatilizzava, veniva semplicemente accumulata li, sotto la ghiaia del cortile, sotto i coperchi dei tombini .... che sollievo .... era custodita nella banca della cacca, in una sorta di caveau sotterraneo ... per di più ispezionabile in caso di necessità .... bingo!!!! Si poteva quindi iniziare a farla tranquillamente sul water ... in fondo era come effettuare un versamento alla cassa continua. Figata!!!








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